Emuliamo il Mac con l'Amiga


a cura di Mirko "TMB" Marangon

SHAPESHIFTER 3.5

Transformer, AMAX, PC-Task ed Emplant sono emulatori ormai entrati nella leggenda, Shapeshifter invece sta ancora facendo storia...

Nel cappello introduttivo ho fatto i nomi di alcuni prodotti che sicuramente saranno suonati più che familiari agli utenti Amiga di vecchia data: il Transformer è stato praticamente il primo emulatore per Amiga, in grado di far provare agli amighisti l'ebbrezza del DOS sotto XT, roba da inferno dantesco. Oggi si attende la versione 4 di PC-Task, che promette addirittura di emulare un 486... staremo a vedere.
Dal lato Macintosh le cose sono sempre andate bene, dato che fin dall'inizio si sono resi disponibili programmi in grado di trasformare l'Amiga in un perfetto (o quasi) computer Apple. Prima la Readysoft con AMax ha dimostrato la fattibilità della cosa, poi la Utilities Unlimited con Emplant ne ha espanso il concetto di base, verso quello che doveva essere l'emulatore totale. Jim Drew, l'ideatore della scheda Emplant aveva promesso mari e monti all'inizio della sua carriera: il suo progetto infatti doveva coprire ogni computer a 8Bit e ogni console a 16 (Megadrive e SuperNES!) esistente sulla faccia della Terra, senza dimenticare i PC. Beh, a tutt'oggi solo quest'ultimo è stato rilasciato e ben pochi ne hanno potuto realmente saggiare le potenzialità.
Infatti il vero limite di Emplant è sempre stato unico: l'impossibilità di utilizzo da parte degli utenti di A1200, impossibilitati dall'installare schede Zorro all'interno del loro computer. Ed è a questo punto della storia che salta fuori Shapeshifter, capolavoro di codice, meraviglia digitale, che ha finalmente messo a disposizione di tutti gli amighisti (senza limiti di sorta) un'emulazione Mac completamente software, velocissima e in grado di lavorare in multitasking con l'AmigaDOS... roba che a dirlo tre anni fa non ci avrebbe creduto nessuno. Dalla prima versione rilasciata su Aminet Shapeshifter ha fatto passi da leone, giungendo in breve tempo alla release 3.5 (qui recensita), ormai stabilissima e compatibile con il 95% delle applicazioni Macintosh, giochi compresi! Ma analizziamone da vicino il funzionamento: prima di tutto dovete tener presente che per lavorare senza problemi con un Mac avrete bisogno di almeno un 68030 a 50MHz e di 16MB di ram, dato che configurazioni minori, benché supportate, non sono affatto raccomandabili. Ricordate inoltre che la versione non registrata non permette l'accesso agli hard disk, per tanto risulta quasi del tutto inutilizzabile (e vorrei ben vedere!). Appena lanciato il PreparEmul, un piccolo programmino residente necessario a preparare la memoria per l'emulazione, potrete cominciare a configurare le varie opzioni disponibili, non poche a dir la verità. Fortunatamente ci viene in aiuto un'ottima traduzione in italiano, che eviterà ai meno anglofoni di combinare guai irreparabili, tipo spazzar via un'hard disk giusto per aver settato male i parametri dello SCSI.
In realtà la possibilità che ciò accada è quantomeno remota, ma si sa, in questi casi è sempre meglio procedere con i piedi di piombo. La prima cosa da fare in questi casi è crearsi una partizione da dedicare completamente all'emulazione: 100MB sono praticamente il minimo per iniziare a "giocare" con il Mac. Attenzione però, partizionare un hard disk contenente dei dati equivale alla perdita totale degli stessi! Quindi fate attenzione a non prendere troppo alla leggera HDToolBox o rischiate seriamente di mandare all'aria centinaia di megabyte in meno di un secondo. In effetti se non vi sentite sicuri potete sempre crearvi un "file partition", ovvero un hard disk virtuale su file, sicuro quanto volete, ma lento oltre ogni immaginazione. SS inoltre è compatibile con tutti i CD-Rom per Amiga, sia SCSI che Atapi. Quest'ultimi, non esistendo su Macintosh, richiedono qualche accorgimento prima d'essere utilizzati con successo dal System 7: in pratica dovrete appoggiarvi su un comodo DOS Driver (avete presente i classici PC1, PS1, etc. contenuti nella directory DEVS/DOSDRIVER?) chiamato EMPCD: che, con un trucco semplice quanto ingegnoso, farà credere al Mac di avere a che fare con un'unità removibile piuttosto che con un CD.
Altra peculiarità di ShapeShifter è quella di supportare i driver grafici esterni: fin dall'inizio infatti quest'emulatore ha sofferto di prestazioni video a dir poco scadenti, che ne impedivano l'utilizzo con modalità grafiche con più di 16 colori su schermo (già abbastanza lenti). Come tutti ben sanno i Mac e i PC lavorano in modalità Chunky, mentre l'Amiga si basa su quelle Planar, quindi in emulazione si rende necessario l'utilizzo di routine che si occupino della conversione C2P nel modo più veloce possibile. Fortunatamente su Aminet sono disponibili driver di tutti i generi, ottimizzati per 030 con e senza MMU (che in questi casi aiuta moltissimo a migliorare il refresh dello schermo, alleggerendo non di poco il lavoro della CPU), per 040 e, addirittura, per 060... eggià cari lettori, con SS potrete avere il primo e unico Mac al mondo dotato dell'ultimo CISC nato in casa Motorola, il 68060. Sembra incredibile ma talvolta questo processore risulta più veloce dei PowerPC!
Attualmente è in corso lo sviluppo della versione 4.0, che come sempre promette faville. Nel frattempo dall'altra parte dell'oceano qualcuno sta preparando la controffensiva sotto forma di Emplant 1200, questa volta solo software e, a detta degli autori, incredibilmente più veloce della "concorrenza"... chi vivrà, vedrà.