Via Lemani Dalculo (Ehm...) Piazza Labomba EscappaLUCASARTS per PC (Win 95)

A cura di Marco "Mak" Iecher

Via Lemani Dalnaso

La Lega L...ehm, l'alleanza all'assalto contro l'mpero!!!Cadetto pilotino ribelle divisione Impediti Marco "Mak" Iecher a rapporto, signore! Come? Dobbiamo distruggere la Morte Nera? Ha, vabbè, tanto ci andranno sicuramente il generale Skywalker e il generale Solo…. Che? Skywalker è a letto col morbillo e Han Solo è scappato con la principessa sul Millenium Falcon…? S-s-signore? N-non a-avrà i-i-i-intenzione di…

Ebbene sì, bambinetti grassi in ascolto: voi tutti che vi tormentate la vostra fragile anima con interrogativi tipo "E’ più forte Mazinger o Goldrake?" oppure "Fa più audience Pippo Baudo o Mike Bongiorno?" potrete finalmente risolvere una delle più inquietanti domande che il vostro labile cervelletto possa partorire: "Fa più male un X-Wing od un Tie Fighter?". Bene, ma prima di cominciare un po’ di storia (zzzz): Anno 1993, mese di Marzo: su Tgm fa la sua comparsa un giochino, invero già molto atteso, che portava il nome del caccia ribelle per eccellenza: il Peschereccio Azzur… ehm, l’X-Wing. Questo simulatore spaziale, per l’epoca molto all’avanguardia, immergeva chiunque ci giocasse nell’universo di Star Wars fatto in poligoni, al fine (ormai classico) di riempire di buchi quella specie di palla da bowling formato famiglia che campeggia gioiosamente per la galassia, compiendo dapprima però umili missioni di ogni genere – tipo scortare un cargo, ispezionare dei containers oppure andare a menare un po’ di imperiali che malauguratamente (per loro) si trovano sulla vostra via. Aiuto!!! D0v'è il bagno?!?Il gioco, però, risentiva di qualche piccolo sgarro per quanto riguardava la calibrazione della difficoltà, tanto che numerosi giocatori frustrati, complessati e anche un pochino epilettici [non è vero che i giochi non fanno male!!], ripetendo per la 742a volta la stessa missione, decisero di passare dalla parte dell’Impero e così ridurre in pulviscolo quegli schiapponi ribelli. La Lucas, notata la singolare tendenza, non perse tempo ed ecco che, a Settembre del 1994, sempre sulla rivista di prima esce fuori Tie Fighter, clone di Street Fighter II dove tutti i combattenti portano la cravatta… ok, la smetto. Cravatta Combattente è la controparte imperiale del simulatore poc’anzi illustrato: con la grafica di contorno renderizzata (sniff… all’epoca avevo un 386 ed era la prima volta che vedevo qualcosa di simile… ho dovuto installare un lavandino sotto il computer, poiché secernevo ettolitri di bava ogni volta) e il gioco con le astronavine in Goraud Shading [tecnica letale che sfuma, ombreggia e spennella un poligono per far finta che questo sia più realistico], permetteva di aggiungersi alle numerose fila dell’impero e tirare giù a missilate tutti quanti quei buzzurri sovversivi. La difficoltà era certamente meglio calibrata, ma per tutti i malatoni che si intrippano con un gioco 9 ore al giorno forse risultava un pelino facile. Ma c’era qualcosa nell’aria… era già uscito da alcuni mesi Dum e tutti quanti cominciavano a capire quanto fosse bello massacrare un proprio amico via modem o serial link, e il malcontento generale iniziava a farsi sentire ("Gne he he, sporco ribelle! Ti massacro col mio Tie Bomber! Pum pum pum!… dannazione! Perché non si può giocare in due! Voglio sparare a Masini!"). Allora, nell’anno domini 1997, la solita software house fa uscire il capitolo definitivo della saga che, finalmente, porterà nelle nostre case il vero casino che succedeva "tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana", dove ci si può menare in multiplayer, per la gioia di coloro che hanno un amico pronto per essere laserato e perforato di missili!
Questo è il datacoso che fa funzionare l'astronavazza, o qualcosa del genere...Il gioco è composto da due cd, uno dei quali assolutamente finto ai fini del gioco in singolo, che serve al vostro (sparring) partner per giocherellare a sbafo senza acquistare un’altra copia del gioco; nella scatola troviamo il Mega Manualone Globale, una guida di riferimento, un opuscolo con le traduzioni di tutti i briefing e una busta con cui spedire i cd del gioco per farseli sostituire aggratis con quelli in italiano. Perché? Ma è facile come mangiare un bicchier d’acqua! Il gioco è tutto, tutto, tutto e tutto in inglese (voci, scritte, titoli, musiche, effetti sonori e pernacchie) e la CTO ha già pianificato di tradurlo dopo lo Smau (OTTOBRE! Aaaargh!) – anche se, dato il tipo di gioco, non penso che la lingua usata (che schifo!) possa dare problemi a qualcuno. Allora, installato il tutto (3, 79 o 180 mb, a seconda del tipo d’installazione optato) e opportunamente configurato, apparirà un launcher che, tra le varie opzioni, ci permette pure di skippare l’intro e giocare subito. Ma un vero redattore freelance di Zzap! come me non può trascurare nulla, e passiamo allora ad esaminare pure l’intro: hmmmm… è insignificante, il frame rate è più basso di quella di Rebel Assault 2, ma comunque non è realizzata male. Visti i titoli, [nota per gli hacker egomaniaci: c’è un file, credits.txt, che potete editare per leggere tra i titoli cose tipo "Project Leader & Mission Programming: Marco Iecher" – sono un esaltato, vero?] arriverà finalmente il vero gioco, e qui arriva la prima mazzata: dov’è finita la fighissima astronavona con tutte le porte, dalla quale si poteva scegliere tutto, che stava in X-Wing ed in Quell’Altro? Non sparate, sono un giornalista? (che ti credi, che pure noi abbiamo l'immunità?)Bah, comunque dal "Datapad" si può scegliere se giocare da soli, fare da host, attaccarci a qualcun altro, settare le opzioni o spupazzarsi in anteprima tutte le astronavi del gioco, ovviamente dopo aver creato il nostro pilotino virtuale. Allora, selezioniamo Fly Solo: ullallà, che bello! Abbiamo le missioni Exercise, dove possiamo far pratica per divenire padroni del mezzo; (sigh, sigh, sigh.. mi era più simpatico il tunnel di Tie Fighter, però…), missioni Melee [mischia, per tutti i nazionalisti], l’apogeo del casino, dove ci si mena tutti contro tutti, o al massimo in squadrette da pochi elementi; Tournament, semplicemente un frullato di missioni Melee da affrontare in fila, dove alla fine si evincerà chi è il più bello dello spazio in base ai punteggi riportati; Combat, le tipiche missioncille che abbiamo affrontato negli altri due giochi, dove dobbiamo menare navi nemiche, scortare astronavi importanti o roba simile e missioni Battle, solo due (una per i ribelli e una per l’impero, vai di par condicio) che come il Tournament, remixano un po’ di battaglie della serie Combat per fingere una guerra. Sdeng! Ecco la seconda mazzata: mancano le campagne, e quindi il gioco da solo alla lunga può risultare soporifero e la scatola fungere da Mangiapolvere, anche se sul sito della Lucas pare che abbiano in mente di distribuire un data disk apposito per evitare detta ingloriosa fine. Bene, selezionata la missione abbiamo due tastini a disposizione per arrivare nello spazio profondo, uno che ci lancia subito con le impostazioni di default, ed un altro che ci esibisce bellamente tutto il briefing, ci fa scegliere il mezzo, l’armamento ed infine ci catapulta tra le stelle. Loading. Yeppa, yeppa! Ci siamo! Ragazzi, mi sto per scontrare contro uno Star Fighter...Il gioco (controllabile solo via joystick – e solo analogico, perché con quelli digitali si rischia la crisi isterica quando il mirino strumpallazza ai 4 angoli dello screen) è ora in Hi-res, sebbene i poveri comuni mortali possano settarlo in 320 by 200, e ha tutte le texture del caso con una definizione paurosa (grazie al mip mapping [routine che fa in modo che quando il poligono è lontano gli si applichi una texture piccola per non appesantire i calcoli, e quando è vicino una texture definita per non sgranare NdTechnoMak]). La struttura è rimasta tale e quale: si spara, si puntano i nemici, si sganciano verso di loro poderosi missiloni, si ispezionano le astronavi, si distruggono le astronavi pirata, si perde, si vince o si ritorna a casa con la coda tra le gambe. Qualcosa di diverso c’è, però: mancando un background di storia, non accadrà più di eseguire missioni segrete come succedeva in Tiè (segue gestaccio) Fighter, e non possiamo più intraprendere la carriera di Servitore dell’Imperatore, bensì solo far carriera militare: infatti, prima del nostro nome avremo un titolo, che va da Lavacessi Cosmico a Barone Rosso del Futuro, che oltre a servire per fare i coatti con gli amici, funge un po’ da biglietto da visita per i giochi in multiplayer (ha! Questo qui è una schiappa, non lo voglio! Mettiamolo in squadra dei nemici.. uh uh uh). Altre variazioni sostanziali sono la possibilità di cambiare astronave durante il combattimento se volete o se crepate; l’assenza della compressione del tempo che, sebbene risulti quasi inutile visto il differente design delle missioni, sarebbe stata carina almeno in modalità Solo per evitare inutili attese (nave da attaccare a 1236^9 km, inserimento modalità Letargo in corso) e l’aggiunta di alcune simpatiche armi come le Contromisure, attrezzi utili per fregare i nemici che vogliono spararvi missiloni a ricerca automatica, o rimbambirvi col loro raggio traente. Fossi in voi, adesso leggerei il commento…

Ora finalmente c'e' la caricatura, eh Mak?Uhm, gran bel gioco ‘sto X-Wing vs Tie Fighter, ma è una vera rosicata il fatto che manchino tutte le cose di contorno che ti facevano veramente sentire "dentro al gioco" (aiuto! Fatemi uscire da questa scatola di cartone!). Non ci sono filmatini di contorno, non ci sono campagne, non ci sono missioni segrete, non c’è un tubo di nulla al di fuori di un bel simulatore spaziale. Bello sì, però se giocato da solo stanca molto prima di quanto non avessero fatto gli altri due vecchi titoli. In multiplayer le cose cambiano, sia in meglio che in peggio – mi spiego meglio: avendo a casa 2 pentium (il mio è un 120, l’altro un 100) ho la fortuna di poterli spesso linkare e godere dei mega doppi con i miei amichetti. XvT è divertentoso, ma non si arriva ai livelli di esaltazione omicida a cui portava Duke3D – forse a causa della minore immediatezza di gioco, dei leggeri rallentamenti sul P100, dell’alta precisione richiesta dal joystick (ce ne vuole uno veramente precisino), non so. Per giocare in multiplayer su Internet poi, secondo me, i tempi non sono ancora maturi: se ci si riesce a connettere (dopo attese che fanno inesorabilmente arricchire la Telecom) la lentezza di gioco lo rende il tutto ingiocabile su un pentathlon che va dal 120 in giu. E’ vero però che la scatola esige il P133 per questo. In definitiva: vi è piaciuto X-Wing? Vi è piaciuto Tie Fighter? Avete possibilità di giocare via modem o via serial link? Andate e acquistate. Non avete mai giocato a Tie Fighter? Lo sapete che la versione con tutte le missioni e in hi-res è uscita a prezzo budget? A buon intenditor…

PRESENTAZIONE 85%
L’intro non è niente di particolare, la manualistica è ben fatta e i cd sono due, uno dei quali utile come frisbee se si gioca da soli

GRAFICA 90%
Texture definite, movimento abbastanza fluido anche se le esplosioni in bitmap sono un po’ pixellose. La Lucas ha annunciato comunque patch per schede 3D

SONORO 93%
Sempre le solite musiche, stavolta in tracce audio. Gli fx sono sempre quelli, conditi da un po’ di voci.

APPETIBILITA' 92%
Yum yum, posso abbattere i miei amici!

LONGEVITA' 89%
Da soli si finisce presto, in due si rivitalizza un po’, ma poi stanca. Speriamo in un Data Disk.

GLOBALE 89%
Non male, ma ci si aspettava di meglio.

Ma sei scemo? Che credi di trovare sul separatore?

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