Power Computing per Amiga A cura di Alessandro La Spada

Lo sappiamo benissimo che state aspettando Amiga Myst e avete già messo via i soldi. Ma questa volta vi voglio rompere le uova nel paniere. Leggete un po’ cos’hanno combinato i soliti programmatori italiani…

Un qualsiasi appassionato di avventure grafiche non può certamente dire di aver avuto l’imbarazzo della scelta, su Amiga, negli ultimi tempi. Sarà che il mercato è piccolo, sarà che lo sviluppo è più lungo e quindi richiede più risorse, fatto sta che se mangiate solo puntamento e cliccaggio sarete ormai orribilmente denutriti. A darvi un lauto benvenuto nel mondo dei redivivi ci pensano quelli di Power Computing, pubblicando The Big Red Adventure, avventura grafica di un paio d’anni fa scritta dalla Dinabyte per PC e ora convertita su Amy da un altro italianissimo team. Un lavoro di questo genere era stato preso in considerazione, ma la sua realizzazione rinviata a data da destinarsi. Ora il gioco è arrivato, è in anticipo sulla concorrenza, e fa pure ridere.
La storia prende le mosse dal primo episodio, Nippon Safes Inc., nel quale abbiamo fatto conoscenza con i tre protagonisti: Doug Nuts, un nerd esperto di informatica, Dino Fagioli, ex-pugile più suonato dello stesso gong, e Donna Fatale, una con le misure di Valeria Marini ma con un passato, a luci rosse, certamente più discutibile (almeno stando a quanto ne sappiamo noi sulla bella Valeria…). I tre eroi sono convenuti per motivi diversi nella madre Russia, intenta ad assimilare le modernità del mondo occidentale dopo il crollo della "cortina di ferro". Non tutti però sono d’accordo con l’abbandono del regime tradizionale. C’è chi trama nell’ombra: si tratta del malvagio Dottor Virago, che ha realizzato una sorta di clone di Lenin e, se nessuno interviene, lo rimetterà al timone della baracca. A ben vedere, eccezioni a parte, i suoi successori non è che si siano distinti per competenza su come condurre uno Stato, ma, in effetti, meglio poveri e liberi che temuti ma infelici…
Beh, comunque la pensiate, se volete risolvere TBRA dovrete affrontare il dottor Virago e impedirgli di portare a termine i suoi loschi piani. Prima di fare questo, che succede nel quarto capitolo del gioco, dovrete risolvere un episodio per ognuno dei protagonisti: aiutare Doug a rubare i gioielli dello Zar, Dino a tornare sulla nave che l’ha portato fin qui e Donna a liberarsi dei fantasmi del passato. Se ce la fate, li avrete a disposizione insieme nell’episodio finale.
Il fatto che il gioco sia esclusivamente su CD è una gradevole sorpresa per quelli che sostengono che anche l’Amiga dovrebbe, finalmente, decidersi a stare al passo con i tempi. Anche la grafica cerca di fare un passo avanti rispetto al solito, essendo tutta in alta risoluzione e convertita direttamente da quella del PC. Per quanto riguarda l’interfaccia, si tratta in pratica di tre "cliccate" per volta: con la prima fate apparire il riquadro delle icone, con la seconda ne selezionate una, che si attacca al puntatore, con la terza depositate l’icona sul punto dello schermo dove volete eseguire il tutto. Se va bene così, il gioco vi mostrerà il risultato.
Lo svolgimento dell’avventura è completamente votato all’umorismo. Un umorismo molto "italiano", basato su nomi storpiati e gag a profusione quando si dialoga. Ma attenzione a non farvi distrarre troppo dalle battute: in fin dei conti, gli enigmi bisogna pure risolverli. E anche quando l’avrete fatto, comunque, sappiate che i nostri dinamici programmatori di TBRA sono già al lavoro su qualcos’altro.

La cosa più importante di questo gioco è che fa ridere. Lasciamo perdere la grafica in hi-res e il fatto che stia su CD e concentriamoci sulla giocabilità. L’interfaccia non vi mette i bastoni tra le ruote, anche se le cose fattibili sono abbastanza limitate, però così farete in tempo a godervi le numerose gag. Tutto dipende da che tipo di comicità vi piace, però, in linea di massima, quando una battuta è bella si ride e basta. Tornando al lato tecnico, invece, apprezziamo il look generale e registriamo negativamente solo il movimento decisamente irrealistico dei personaggi. "Ma a che serve un movimento realistico in un gioco irrealistico?", ci si potrebbe chiedere. Non è sbagliata, come obiezione, fatto sta che a me è saltata all’occhio la routine di movimento e ritengo giusto citarla. Fosse stato un difetto del tutto trascurabile, non l’avrei notato. Insomma, TBRA non avrà la medaglia d’oro di Zzap! perché si tratta di una conversione "pari pari", ma chi non l’avesse ancora mai giocato dovrebbe sicuramente prenderlo in considerazione.

PRESENTAZIONE 85% L’Amiga sbarca sul mondo dei CD. Speriamo che ci resti! GRAFICA 90% Tutta in hi-res e decisamente professionale in quanto a qualità del fumetto (perché di un fumetto si tratta…). SONORO 80% Sopra la media, senza fare miracoli di fonetica. APPETIBILITA' 93% Nelle prime due locazioni della prima avventuretta ci sono già tre gag: una buona media! LONGEVITA' 85% Un’avventura, con i suoi enigmi e ricompense. La prospettiva di una ghignata vi spingerà almeno per un po’. GLOBALE 88% E’ una conversione. L’avete già giocato? No? E’ arrivato il momento!