Psygnosis per PC A cura di Alessandro La Spada

Scrivere questa recensione è un compito difficile, che ho già intrapreso con successo una volta e il cui risultato si trova in questo momento aperto come secondo documento di Word. Perché lo sto rifacendo, dunque? Mah, per rispondervi mi basterebbe tagliare il contenuto della recensione suddetta e incollarlo qui di seguito. Di sicuro non porterebbe via troppo spazio, visto che il testo è "Avete presente Speedball 2? Bene, esaltatelo alla massima potenza grazie a un Pentium e poi passate a leggere il commento". Stringatello, ma sicuramente appropriato: il miglior modo che ho per descrivervi Riot è citare il successo dei Bitmap Bros e il suo seguito. Il gioco consiste sostanzialmente in un incontro-scontro tra due squadre di quattro atleti corazzati, che scendono in un’arena simile a quella dell’hockey e cominciano a darsele di santa ragione. Alle estremità opposta ci sono due zone particolari della balaustra, sulle quali bisogna strofinare la palla di turno che qui si chiama "plasfera". Una volta strofinata, la plasfera si carica di energia positiva per la squadra che l’ha strofinata, il cui obiettivo diventa ora tornare di corsa verso il centro del campo e scaricare l’oggetto nell’unico segnapunti disponibile (posto a una certa altezza dal suolo). Potete lanciare la plasfera verso il segnapunti da varie distanze, in base alle quali il goal tanti o pochi punti. La ovvia regola principale è che non ci sono regole, quindi tutto è permesso per impadronirsi della plasfera: calci nei bassifondi, gomitate sulle gengive e quelle scivolate a ginocchio in avanti che al mondiale statunitense costarono un menisco a Baresi. Durante l’incontro i giocatori si stancano, sia per il continuo andare e venire che per le botte prese, quindi ogni squadra deve cercare di avere la panchina lunga per fare delle sostituzioni efficaci.
Ogni giocatore ha delle proprie caratteristiche, per la verità non certo complicate da capire, quali aggressività, resistenza e tutto il resto. Quelli che raggiungono valori particolarmente alti si definiscono "Star Player" e il loro ingaggio costa un sacco di soldi. Eh già, perché finchè giocate una singola sfida potete anche fare a meno di pensare al futuro, ma nell’ambito di un campionato o di una coppa a eliminazione diretta diventa cruciale migliorare la propria squadra turno dopo turno.
La risoluzione grafica e gli effetti sono parzialmente configurabili, soprattutto durante le partite. per adattare la velocità (mai eccessiva) alle risorse hardware disponibili. Con i tasti funzione si può aggiustare l’angolo visuale, tenendo presente che quelle ravvicinate rendono il gioco abbastanza lento a meno di non possedere una macchina veloce. Detto questo vi auguro buona fortuna e vi passo la... palla? No, la "plasfera".

Non credo che Riot meriti più di una faccina normale. Gli aspetti negativi sono il fatto che non è niente più di uno "Speedball 3D", come vi dicevo, con meno maniere di fare punto e azione veloce un centesimo di quella originale. Togliendo a Speedball la frenesia e l’imprevedibilità (andando lento l’avversario diventa ovviamente prevedibile), quello che resta è un po’ pochino. Perché dunque non stroncarlo? Perché dobbiamo tenere conto della grafica e del sonoro, di per sé non male, e del fatto che uno che non abbia giocato i titoli dei Bitmap e che abbia un avversario umano potrebbe anche divertirsi. Insomma, Riot non è l’acquisto della vita, ma ciò non significa che non possa piacere.

PRESENTAZIONE 80% Opzioni succinte e facili da gestire. GRAFICA 85% Di buona qualità, occhio però a non doverla scalare troppo per aumentare la velocità. SONORO 75% Le musiche metallare non mi hanno esaltato molto, idem per il commento. APPETIBILITA' 83% A prima vista questo gioco è violento e divertente... LONGEVITA' 80% ...Fino a che non lo padroneggiate; e allora l’amico umano diventa indispensabile. GLOBALE 82% Una certa lentezza di fondo, giudicate voi se troppo grande o no. In caso negativo... buon divertimento!