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Software per Nintendo 64 di Stefano "Du Spaghi" Lisi |
Che il massacro abbia inizio...
Pur essendo il sottoscritto assolutamente
contro ogni forma di violenza (tranne la rottura delle dita dei
nostri caporedattori, ovviamente) (tanto, rotte o non rotte,
riesco a impugnarle lo stesso, le ciabatte... NdP), devo essere
sincero e confessare di adorare come non mai i cosiddetti giochi
"alla Doom", gli sparatutto in soggettiva, giochi pieni
zeppi di sangue, mostri indicibili, labirinti da esplorare e
piccoli enigmi da risolvere, che tanto hanno fatto discutere
falsi moralisti e i soliti benpensanti pronti a scagliarsi contro
qualsiasi cosa vada oltre il loro modo di concepire lagire
umano.
Parlare di Doom è una sensazione particolare, dato che è stato
grazie al gioco targato id Software che si è rivoluzionato il
modo di giocare su personal computer. A dire il vero la
rivoluzione era già iniziata lanno prima con Wolfenstein
3D, il papà di Doom, ma è solo con il succitato capolavoro di
Karmack e soci che tutte le masse hanno potuto conoscere la
tensione e ladrenalina che quel gioco ha saputo generare in
chiunque abbia provato a cimentarvisi. Credo che qualsiasi utente
PC degno di portare questo nome abbia, almeno una volta, provato
a districarsi tra gli infidi livelli imbracciando un fucile al
plasma, il tremendo shotgun o lineguagliabile motosega.
A
diversi anni dalla pubblicazione di quel primo, indiscutibile
capolavoro, e proprio mentre sulle macchine con il cuore Intel
spadroneggia la nuova generazione di sparatutto in soggettiva,
capitanata dallassolutamente sconvolgente Quake,
lantesignano del genere fa la sua comparsa sulla nuova
console della grande N e lo fa secondo la migliore tradizione.
Doom 64, infatti, non è una pura e semplice trasposizione del
gioco originale su Nintendo 64, ma molto di più, in quanto
livelli, mostri, armi e tante altre importanti componenti, come
ad esempio musica e texture grafiche, sono stati totalmente
rielaborati e adattati alla differente macchina, tenendo conto
del tempo che è passato e del target di pubblico sicuramente
diverso.
Molti cambiamenti, dunque, ma anche una solida, intramontabile
certezza. La
sostanza vera del gioco originale, infatti, è rimasta la stessa
e lincredibile atmosfera, la tensione, la paura e
langoscia che proverete esplorando i labirinti disegnati
dai geniali programmatori vi faranno letteralmente sobbalzerete
sulla poltrona ogni qualvolta incontrerete un mostro appostato
dietro un angolo.
Anche lo schema di gioco è rimasto lo stesso e, per quei pochi
che ancora non lo conoscessero, dirò semplicemente che dovrete
esplorare una serie di livelli posti in successione, interagendo
con gli scenari (trovare chiavi per aprire porte, scoprire stanze
segrete, raccogliere armi e oggetti bonus) ma soprattutto facendo
unallegra carneficina di tutto ciò che incontrerete. Una
delle caratteristiche di Doom, infatti, era proprio
lincredibile dose di violenza e sangue che le vostre azioni
suscitavano, lasciando al vostro passaggio unidicibile scia
di morte e distruzione.
Il sistema di controllo è abbastanza funzionale, anche se
probabilmente avrebbe potuto essere migliorato, ma alla Nintendo
ci hanno abituato a veri e propri contorsionismi sul pad, per
cui...
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