Via Lemani Dalculo (Ehm...) Piazza Labomba EscappaUga!SILMARILS per PC

A cura di Paolo Besser

Via Lemani Dalnaso

Ai più imperterriti giocatori di Duke Nukem 3D e Quake, probabilmente, non sarà sfuggito un particolare inquietante: ma al protagonista non scappa mai di andare a fare la pipì?

 

un Punk noiosetto... Nello stile del gioco, quindi.Tanto per cambiare, siamo nel futuro. E, sempre per essere innovativi, le frontiere saranno scomparse, l’uomo avrà espanso le sue conoscenze e i suoi commerci in tutto l’universo conosciuto, e le vecchie frontiere, di fronte alle ampie prospettive siderali, non avranno più ragione di esistere. Un solo governo, una sola Legge, un solo esercito, un solo armadietto per le scarpe ad ogni persona. E, proprio in questo utopistico paesaggio, ci sarà sempre il solito reazionario che vorrà tornare un po’ all’antica, riportando l’uomo sulla via delle guerre e dei popoli comandati dal più forte. Nulla di cui stupirsi, insomma, in fondo è così da quando hanno inventato i videogiochi. Ma veniamo nel dettaglio, visto che questo DEUS attinge la sua ambientazione da un altro videogioco pubblicato dalla stessa Silmarils, Robinson’s Revenge: siamo nell’anno 2165, e il potere sarà detenuto dall’AWE, che non sarà solo una scheda audio, ma anche un organismo militare nato esclusivamente per esplorare tutti i pianeti sconosciuti e che, alla fin fine, ha condizionato tutti gli assetti politici, economici e commerciali preesistenti. Premesso che in un simile stato di cose sarei stato io il primo a ribellarmi, va immediatamente chiarito che i reazionari non saranno né pochi né tantomeno pacifici, anzi, diversi gruppi terroristici, il cui più sanguinolento sarà quello dei "Crusaders", compieranno una serie pressoché interminabile di attentati, con lo scopo di stravolgere il "governo totale" venutosi a formare negli anni precedenti. La cosa strana, è che invece di parteggiare per i rivoluzionari, voi sarete un baldo rappresentante delle forze governative, una sorta di poliziottone tutto d’un pezzo che, con la forza delle nude mani, cercherà di sconfiggere tutti i nemici.La sezione più divertente del gioco, la "metti una benda qui ed una là".
Anche qui, lo storyboard si dilunga su particolari di cui, ai fini della nostra recensione, non ce ne frega granché: a noi basta sapere che i poliziotti in questione erano 1) dei mercenari e 2) visti come una sorta di semidei da parte dell’opinione pubblica, che li aveva per l’appunto soprannominati "deus". Questi erano pagati a seconda del numero di terroristi e di assassini che riuscivano a riportare sotto il braccio della legge, vivi o morti non importa, un po’ come me visto che il mio stipendio è direttamente proporzionale alla lunghezza dei miei testi e al numero di articoli che scrivo. Dunque, ricapitolando, voi siete uno di questi semidei e dovete andare sul pianeta Alcibiade, visto che proprio quello sarà la base dei Crusaders, e che per lo scalpo di questi ultimi l’AWE ha deciso di sganciare una taglia a diciotto zeri.
Tutto quello che ho scritto fin ora, in uno stile davvero svaccato del quale mi dovrei solo vergognare, svolge il ruolo di motivazione profonda per l’esistenza dell’ennesimo giocone tridimensionale con visuale in soggettiva, alla Quake per intenderci, con in più una cervellotica gestione della vita privata del protagonista: sono finiti i tempi in cui una ferita era per l’appunto una ferita e basta, così come potete dimenticarvi una volta per tutte il generico "recupero" delle energie. Qui tutto va dosato per benino. Un vostro nemico vi colpisce a un braccio? E allora quel braccio andrà fasciato (ed eventualmente ricucito e disinfettato). Arriva la notte e siete stanchi? Allora dovrete andare a dormire, anche a costo di prendervi un sonnifero.
Come diventerete molto presto a furia di giocare a questo gioco.Occhio poi a come vi vestite: prendersi una brutta influenza è facile e i vostri riflessi potrebbero risentirne. E se per caso correte troppo o vi affaticate eccessivamente in un combattimento corpo a corpo? Un bell’infarto, e il gioco finisce. Per non parlare poi del pericolo d’impazzire, dell’eventualità di una cancrena (con relative amputazioni), della disidratazione e via discorrendo, che aggiungono un po’ di realtà in più alla simulazione virtuale dei giochi in soggettiva, oltre a qualche sano grattacapo per l’incauto videogiocatore.
La gestione del gioco può avvenire indifferentemente tramite joystick o tastiera, mentre il mouse sarà demandato alla gestione degli oggetti trovati per terra e si rivelerà indispensabile per muoversi attraverso i menu in cui per forza v’imbatterete: quello della gestione delle risorse energetiche, l’infermeria, il lettore di nastri, e la cartina geografica del territorio. Potrete anche confezionarvi gli abiti su misura, partendo dalle materie prime. Insomma, le cose che dovrete fare in questo gioco vanno ben al di là del solito massacro. Peccato che il farle risulta abbastanza macchinoso e, di conseguenza, arriva presto il momento in cui preferireste non farle del tutto, tornando ad ammazzare i nemici a tutto spiano.
Non vi hanno mai insegnato l'educazione? Si porta rispetto!Probabilmente per questo, i programmatori di Deus hanno deciso di lasciare ai giocatori la possibilità di giocare in "modalità Arcade": in questo caso, tutte le problematiche legate alla gestione del corpo umano vengono meno, trasformando Deus nel fratello povero del cugino brutto di Quake.
Davvero minimali le richieste di DEUS: per girare in bassa risoluzione al minimo del dettaglio (insomma, il solito accozzone di pixel modello Lego) basta un 486dx/33 con 8 Mb di RAM (per la versione DOS). I possessori di un Pentium, invece, potranno godersi l’alta risoluzione senza alcuna scattosità di sorta. L’installazione minima richiede 10Mb di spazio sul disco fisso, quella massima più di 200. Ma tanto l’ideale è l’installazione media, quella da 53MB. Assolutamente richiesta, ai fini del gioco, è la scheda audio: senza di essa Deus parte, ma diventa ancora più ingiocabile.

Voglio moriiiiiiiire!Deus non è bruttissimo. E’ solo eccessivamente complicato e macchinoso. Intendiamoci, da sempre chiedo alle software house che si programmi un’avventura grafica che utilizzi motori tridimensionali simili a quelli di Quake e di Duke Nukem 3D. Con Realm of the Haunting ci siamo andati vicini, ma con Deus ci siamo nuovamente allontanati spostandoci verso il solito odiatissimo sparatutto. E’ come se, giocando a Quake - anzi, a un fratello molto povero di Quake - dovessimo stare lì a curarci ogni minima ferita, preoccupandoci del battito cardiaco piuttosto che della pressione arteriosa. A quando l’omino che va anche a far pipì? Sarebbe bello se si dovesse accedere alla cosiddetta ‘infermeria’ solo una volta ogni tanto, ma purtroppo la gestione dei combattimenti corpo a corpo, soprattutto all’inizio quando si dispone solo delle nude mani, vi costringerà a farlo ogni momento. Poi ci sono troppe variabili, troppi aspetti a cui il giocatore deve prestare attenzione: ma è mai possibile che correre troppo aumenti l’ansia, e che un eccesso d’ansia ci porti irrimediabilmente a una sincope? E che dire della questione del sonno? Bisogna dormire ogni tanto, ok, pacifico, ma è mai possibile che per svegliarmi correttamente devo anche ricordarmi dell’allarme dell’orologio? Basta scorrere il manuale per essere presi noi, dall’ansia. Dal punto di vista tecnico, invece, ho poco da eccepire: le versioni DOS e Windows 95, quanto a velocità di esecuzione, sono del tutto indifferenti. Segno che le DirectX iniziano ad essere sfruttate a dovere. La grafica non è malvagia, anche se a volte è un po’ troppo confusa. Belli, invece, i personaggi tridimensionali ricoperti di texture, così come mi ha favorevolmente impressionato l’effetto "nebbia" con cui gli elementi del fondale appaiono progressivamente quando ci si avvicina. Per quel che riguarda il sonoro, invece, devo per forza scrivere due note dolenti: la prima è che senza di esso non ci si può rendere nemmeno conto quando un nemico ci colpisce (molto grave, soprattutto se il nemico in questione è alle nostre spalle o è troppo in basso per vederlo, come può capitare ad esempio coi serpenti), e la seconda è che l’audio, quando c’è, è davvero brutto. Ciò che però proprio non convince di questo Deus, mi spiace dirlo, è proprio la giocabilità. Non è immediato, non è divertente, non è nemmeno troppo accurata come simulazione. E come se non bastasse c’è pure qualche baco qua e là. Il bello di questi giochi, mi spiace dirlo, è proprio quel tocco di "onnipotenza" che i protagonisti di Duke Nukem e Quake sanno dare, quel senso di "spacco tutto io" che ci incita a compiere una strage di pixel sullo schermo. Ma in un gioco come Deus, dove non ci vuole davvero niente per far morire d’infarto il protagonista, piuttosto che di eccesso di fratture o di annegamento, e dove tra l’altro non sono ben chiari neppure gli obiettivi del livello corrente, cosa mai ci potrà spingere ad andare avanti? La fantasmagorica medicina che ci verrà data nel livello successivo? Lasciamo poi stare la modalità arcade: perché spendere dei soldi in un mediocre clone di Quake, quando per la stessa cifra possiamo avere Quake? Ai posteri (e al loro portafogli) l’ardua sentenza.

PRESENTAZIONE 50%
Già non iniziamo nel migliore dei modi, visto che il filmato introduttivo non spiega granché del gioco e di quanto ci aspetta in seguito

GRAFICA 70%
I mostroni sono fatti anche bene, ma nei fondali e nelle ambientazioni manca quel "quid" che li avrebbe resi imperdibili...

SONORO 30%
Quel poco che c’è è realizzato male, peccato che senza quel poco non si capisca assolutamente nulla del gioco

APPETIBILITA' 75%
Di questo genere di giochi ne abbiamo letteralmente piene le scatole, ma ogni fan di Doom, Heretic, Quake o Duke Nukem 3D che dir si voglia, potrebbe sempre essere interessato. Tanto più che questo non è un "semplice" arcade.

LONGEVITA' 40%
Non si può certo definire un capolavoro d’immediatezza e questo, più di ogni altro palpabile difetto, limita notevolmente il divertimento di una partita a DEUS.

GLOBALE 60%
Deus raggiunge la sufficienza solo per la sua originalità, che potrebbe spingere il giocatore medio di Quake alla ricerca di qualcosa di più complesso da gestire. Peccato che i semplici arcade in soggettiva siano molto più immediati, divertenti, e diano l’effettiva sensazione di arrecare un sacco di danni. Cosa che manca completamente a Deus, anche in "modalità arcade"...

Ma sei scemo? Che credi di trovare sul separatore?

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