SCI – Stainless Software per PC A cura di Marco "Mak" Iecher

Beh, a questo punto comincio anch’io a sospettare che i programmatori di videogiochi non siano poi persone tanto sane di mente: ce n’è uno che si crede il Re di Britannia (Richard Garriot) e nei suoi videogiochi va in giro con la corona; ce n’è un altro che nella sua fantasia perversa ha la fissa di lama e cammelli (Jeff Minter); ce ne sono altri completamente alcolizzati che programmano in stato di ebbrezza (Martin Brown) ed infine ci sono dei veri psicopatici repressi, come i poverini che hanno programmato questo Carmageddon, vero concentrato di violenza e di crudeltà!! Già vedendo la scatola del gioco, possiamo intuire come il cd che sta dentro non sia propriamente il tie-in di Candy Candy, in quanto l’individuo raffigurato in espressione inquietante è senz’altro il vincitore del premio "Ma quanto sei bello 1997" e non sprizza affatto bontà da ogni poro. Aprendo il rossonero scatolone troviamo il ciddo e il manuale, nella mia versione tutto in english, ma a quanto sembra dalle pubblicità ("completamente in italiano!") o hanno mentito spudoratamente, oppure presto vedremo riempirsi gli scaffali dei negozi con la nostra patriottica versione. Inserito il disco decideremo quale versione del gioco installare, quella da Dos o da Winzoz 95 – in termini di velocità di gioco non cambia nulla, l’unico cambiamento apprezzabile è che la versione dos può partire in hi-res con l’apposita flag, mentre quella di Bill no (bel pacco per noi possessori di schede accelerate, sigh). Runnato l’install ci troveremo di fronte alla difficile scelta del tipo di installazione: minima (19 mb), media (51 mb) e massima (264 mb!!!) e un altro pacco clamoroso è rappresentato dal fatto che, se non si sceglie la massima, non si possono sentire le musiche!! Curioso, perché comunque durante il gioco il lettore non accede al cd.. bah… Se avete un 4x o inferiore e selezionate la minima, preparatevi pure a rivivere le emozioni dei tempi del c64 con cassetta, visto che il caricamento è tutt’altro che rapido (zzzz). Al termine del setup possiamo finalmente giocare. La presentazione è molto bella e ben fatta, come tutte le altre sequenze animate durante il gioco, ma già dai menù in lo-res si intuisce che il look grafico di Carmageddon ha ben poco a che spartire con la pulizia di roba tipo The Need for Speed. E vabbè, passiamo avanti: inizialmente possiamo scegliere uno dei due beoti disposti a guidare la macchinina, un totale psicopatico e una totale psicopatica ed eventualmente applicargli il nostro nome (è umiliante e vergognoso, però) e dunque iniziare la gara. Lo scopo del gioco, comunque, non è quello di arrivare primi nelle corse, anzi tutt’altro, infatti la gara può terminare in tre differenti modi: finendo i giri toccando tutti i checkpoints in ordine, distruggendo la totalità delle auto avversarie oppure stirando il 100% dei pedoni, seppure quest’ultima opzione ha dell’improbabile, perché i pedoni sono generalmente circa 500, e i malefici vanno a infognarsi chissà dove e riuscire a stanarli spesso è difficile. Sullo schermo di gioco campeggia un simpatico timer, che quando raggiunge lo 0 decreta la nostra sconfitta – anche se farlo risalire non è poi difficile, poiché si ottengono secondi bonus arrotando i passanti, menando le altre auto o distruggendo bidoni bonus dislocati un po’ ovunque. Ma la cosa più importante in Carmageddon sono i soldi: il gioco inizia con una fantomatica classifica dove voi partite in novantanovesima posizione (che sfiga) e incamerando grana dovete riuscire a risalirla tutta al fine di vincere e scorrazzare lungo tutti i 36 circuiti messi a disposizione dai programmatori della SCI. I dindi sono poi utili anche in gara, poiché continuando a cozzare contro tutto e tutti si finisce per fare la bua alla carrozzeria, e dunque si perde controllabilità, si crea una cortina fumogena con la quale non si vede più una ceppa e la velocità media cala. Che fare? Ma è ovvio, si ricorre al tasto backspace con il quale si può riparare in diretta l’auto, ma pagando tanti $oldi. Talvolta si finisce anche in acqua, oppure girati su un fianco o capovolti, e per continuare bisognerà sganciare altri quattrini alla pressione del tasto INS, che ci tirerà fuori dal nostro mulinello di tristezza. Qualora durante il gioco compiessimo qualche azione eroica, tipo stirare i pedoni in modo stiloso oppure centrarne più di uno contemporaneamente, ci guadagneremo qualche bel bonus in soldi, oppure qualora distruggessimo i bidoni con raffigurato un punto interrogativo ci pupperemo alcuni particolari effetti tipo il Pinball Mode, che fa rimbalzare contro pareti e bordi della pista (leggasi "totale distruzione della carrozzeria") oppure il bonus che incolla i passanti alla strada per stenderli più facilmente, oppure quello che ci permette di guidare sott’acqua e via così. Distruggendo durante la gara le auto dei nostri amichetti, e dunque grattandole, avremo modo di usarle nella successiva corsa e applicargli tutti i potenziamenti acquistati per la nostra macchinina, e tutto ciò si rivela mooolto utile specie per le auto della pula, molto possenti che farebbero comodo a noi per una distruzione migliore degli avversari. Guidare il nostro fido bolide però risente di qualche piccola porcata in fase di programmazione: innanzitutto, la telecamera esterna che si sposta quando facciamo una retromarcia è letale e nociva in quanto ha la sola funzione di far sortire dalla nostra bocca insulti e improperi ai programmatori; la visuale interna è una grossa vaccata poiché oltre a far scattare di più il tutto (strano, dovrebbe essere il contrario) risulta ostruita dal cofano; la mappa in-game è utilissima ma mal realizzata, in quanto non si può tenere in sovraimpressione come tutti gli altri giochi, ma va alternata alla visuale normale, e dulcis in fundo la risposta ai comandi è talvolta fasulla, risentendo dei rallentamenti del gioco e dell’alterazione (volontaria) delle routine di inerzia. E’ possibile anche giocare in multiplayer, ma l’unico metodo supportato è quello delle reti locali, il che preclude a molti giocatori (io in primis) di poterci giocare. Uffa. Per quanto riguarda le richieste hardware il gioco è particolarmente esoso in proporzione ai risultati che ottiene, tanto che viene richiesto un P75 per una grafica che neanche tre anni fa avrebbe fatto gridare al miracolo, vuole tanta ram (con 8 e occasionalmente anche con 16 si è costretti a giocare nella versione ridotta, dove si fa economia sugli sprites e sulle robine di contorno) e richiede alternativamente o un cd veloce, o una quantità abominevole di spazio sull’ardisco.
Insomma, se a Carmageddon togliamo l’elemento violenza (a proposito, per tutti coloro che hanno la mamma che passeggia dentro la camera, oppure il prete che viene in casa a dare la benedizione pasquale potete pigiare un tasto che esclude i pedoni e le budella rimaste al suolo, per ottenere la versione per bimbi bravi) il gioco in sé non è nulla di particolare, e seppure le piste sono molto ampie e si ha una libertà d’azione pressochè totale, vi verrà presto a noia. Peccato, l’idea era carina (uh hu ha ha)…

Bah. Carmageddon sembra essere uscito nel 1994: appena l’ho caricato e ho visto la prima pista, il primo gioco che mi è venuto in mente è stato Quarantine: il look grafico è simile, la violenza di fondo pure è sempre quella. A differenza del vecchio titolo Gametek però l’engine è molto più scattoso, le richieste hardware fanno molta più paura e la modalità in alta risoluzione è molto più ridicola. Mi spiego meglio: quest’ultima scatta in modo abominevole e dunque è ingiocabile, non sfrutta minimamente gli acceleratori 3D e richiede parecchia ram (24 mb) ed è un vero peccato, perché la resa grafica sarebbe in questo modo molto più pulita. Il sonoro non è nulla di particolare, gli FX (generalmente urli e insulti) sono carini anche se la frequenza di campionamento è bassina, e le musiche (sempre se riuscite a sentirle - a me, con tutto che ho installato i 200 e passa mega ogni tanto si rifiuta comunque di playarle) sono piuttosto ripetitive, seppure alcune di esse siano carine (non aspettatevi nulla di esaltante, però). La grafica in bassa è molto sporca (penso che le texture siano state disegnate con la modalità hi-res in mente, perché viste così fanno veramente pena) ed abbastanza scattosa anche su macchine inferiori al P166. Per la cronaca, sappiate che la modalità in alta risoluzione è uno slide show anche su i P200, e tutto ciò è indubbiamente molto bello. La giocabilità alle prime partite tutto sommato si salva, giusto perché stirare i pedoni all’uscita di una chiesa è rilassante [qualcosina mi dice che potrei venire internato per quello che sto dicendo…] e la totale libertà d’azione rende più realistico il tutto, ma dopo alcune partite (cioè quando investire gente sarà diventata normale routine) Carmageddon vi verrà a noia, e sempre se non siete dei veri sadici e cinici disinstallerete il gioco ancor prima di finirlo… Che peccato, era da tanto che aspettavo un gioco dove si potevano spiattellare al suolo le vecchiette… [si, si, verrò internato…]

MagnaPagella® PRESENTAZIONE 91% L’intro è bella, le sequenze animate pure (anche se sono corte) seppure il look grafico dei menù è molto sporco GRAFICA 77% In bassa è brutta e con tutti i dettagli scatticchia, in alta è decente ma è completamente ingiocabile (circa 3fps, traete voi le conclusioni, se non avete una Ultra-Workstation) SONORO 79% Le musiche sono brutte e ripetitive (e soprattutto le sentirete difficilmente), gli fx son carini ma nulla di particolare APPETIBILITA' 82% La prima impressione è tutt’altro che positiva, ma alla prima partita si lascia giocare…. LONGEVITA' 80% ….ma poi raccoglierà la polvere sullo scaffale dopo averlo finito. GLOBALE 81% Peccato, l’idea della totale libertà d’azione era carina ma la realizzazione l’ha rovinata…