Intergalactic Development/Gametek per PC CD-ROM
Non so se qualcuno di voi si ricorda di U.M.S., il primo, storico
Universal Military Simulator. Si trattava di un gioco assolutamente
innovativo, nato, a se la memoria non m'inganna, per soddisfare
le esigenze delle scuole militari che ben vedevano nelle nuove
tecnologie (ah, il caro buon vecchio Amiga 1000!) un mezzo per
simulare le battaglie pratico e divertente:
niente più
soldatini di piombo o di plastica adagiati sulle cartine topografiche,
niente più studenti che si fregavano i suddetti soldatini
1) per ritardare le lezioni e 2) per giocarci a casa con la morosa
(effettivamente i nostri sapevano tutto di strategie militari,
un po' meno in strategie di coppia, ma vabbè...) oppure
3) per dare al cane qualcosa da rosicchiare. Almeno se cercavano
di fregarsi il computer dovevano essere particolarmente in gamba:
difficile riuscire a imboscarlo nello zaino o, peggio, nella tasca
del giubbotto. Comunque sia, lasciando da parte le divagazioni,
va doverosamente detto che il primo U.M.S. fu qualcosa di assolutamente
eccezionale, originale, radicale (anche se poco musicale) e genericamente
riconosciuto come il "top" per l'epoca. In fondo il
suo sviluppo durò circa 10 anni, e fu il primo vero titolo
che dovette attendere la tecnologia adatta per funzionare. Poco
tempo dopo, sbalordendo tutti quanti, uscì il suo seguito,
U.M.S. 2, di cui non ricordo assolutamente null'altro se non il
fatto che era il seguito di U.M.S., in fondo a me i giochi di
strategia mica piacevano, cosa poteva importarmene di U.M.S. 2
proprio non lo so!
Certo è che oggi le cose sono cambiate, e "quell'Universal
Military Simulator 3" che seminascosto fungeva da sottotitolo
a The War College, per incanto, non ha certo mancato di attirare
la mia attenzione - anche se devo dire con uno spirito maggiormente
propenso ad un "A volte ritornano", piuttosto che a
un "Wow! Adesso mi metto lì e lo giocherò per
i prossimi 25 anni" - e così eccomi qui a recensirlo.
Diciamo subito, a scanso di equivoci, che qui tutto sembra spartano
ed essenziale: una routine di installazione che assomiglia a un
banalissimo file batch (un .BAT, per capirci) ci chiede se preferiamo
giocare da CD (soluzione a mio avviso migliore, ma premunitevi
di un bel CD Audio da mettere nello stereo come colonna sonora...),
e in tal caso la directory \warcolle occuperà solo un paio
di megabyte, se installare solo la documentazione (83 mega...
e non lamentatevi più di ciò che occupa la directory
Windows!), solo il gioco (197 mega, vai di sciallo), oppure tutto
quanto il CD (315 mega... beh, se avete uno SCSI 2 da 4 giga potreste
anche farci un pensierino...). Effettuata la scelta, passerete
immediatamente al menu principale. Non ci sono infatti presentazioni
animate o altro, solo una schermata iniziale da cui potrete accedere
alle varie componenti del gioco. Anche il resto delle richieste
non scherzano: per impersonare Cesare o Napoleone dovrete infatti
disporre di un 486dx/2 con almeno 8 mega di memoria. Vabbè...
Comunque servono anche un mouse, una scheda video SVGA, un modem
se volete giocare in rete, e tanta, tantissima pazienza!
The War College vi mette a disposizione quattro scenari ricostruiti
secondo le testimonianze dell'epoca, e quindi perfettamente attendibili
sul piano storico e strategico: la battaglia di Farsalo, Austerliz,
Antietam e Tannenberg. Ognuno dei territori è stato ricostruito
nelle sue caratteristiche geologiche grazie a rilevamenti satellitari
e a un delicato lavoro di computer-art, mentre durante l'azione
gli schieramenti si muovono con una velocità esattamente
proporzionale a quella che un uomo impiegherebbe a spostarsi nella
realtà. Vedrete dunque le vostre truppe spostarsi lentamente,
forse un po' troppo lentamente, e darsi battaglia non appena la
distanza rientra nel "tiro" delle armi a disposizione.
Insomma, tutto è legato alle caratteristiche reali dell'epoca
e non è possibile personalizzare gli eventi in alcun modo:
è possibile solo incidere sul morale delle truppe e su
altri coefficienti minori e, questo è vero, sperimentare
come sarebbero andate a finire le cose se, invece di Cesare o
di Lee, ci fosse stato lo stratega che è in voi.
Prima i pregi: The War College ricostruisce le situazioni storiche con una lodevole precisione, sia dal punto di vista cronologico, sia da quello geografico. Il che fa sempre piacere, visto che è finalmente possibile mettere in pratica quanto studiato a scuola nell'ora di storia. Se poi vogliamo andare sul personale (in fondo il commento è soggettivo, no?), l'epopea romana mi ha sempre interessato nei suoi molteplici aspetti, e impersonare quel Giulio Cesare di cui ho sempre ammirato la dote di sintesi letteraria, è stato decisamente intrigante (beh? Cosa sono quelle facce? Non ditemi che preferivate tradurre i panegirici di Cicerone o Sallustio - se no vi meno... NdP). Questo senza nulla togliere agli altri scenari messi a disposizione. Poi devo ammettere che mi è piaciuto leggermi tutta la documentazione storica allegata, ogni tanto un ripasso fa sempre bene, e poi è certamente più divertente effettuarlo in funzione di un videogioco che non di un voto sul registro, sconfiggere il nemico che rivive nel computer è chiaramente più allettante del volto compiaciuto della prof. di storia, ma in fondo credo che questo sia chiaro a tutti. Mi è piaciuta poi l'accuratezza con cui è possibile districarsi tra le opzioni del programma, anch'esse semplici ed essenziali come si richiede a un videogioco ben congegnato, e così il supporto musicale che, purtroppo, ho potuto godermi solo in fase di presentazione (non avevo 197 mega di spazio sull'hard disk!). Non male, anche se i pregi purtroppo terminano qui, e non e' affatto bello constatare come nessuno di essi abbia a che fare con il gioco in se stesso... |
|
|