Intergalactic Development/Gametek per PC CD-ROM


a cura di Paolo Besser


Finalmente potrete dire "Oui, je suis Napoleon" senza che vi costringano più a indossare quella scomoda camicia di forza...

Non so se qualcuno di voi si ricorda di U.M.S., il primo, storico Universal Military Simulator. Si trattava di un gioco assolutamente innovativo, nato, a se la memoria non m'inganna, per soddisfare le esigenze delle scuole militari che ben vedevano nelle nuove tecnologie (ah, il caro buon vecchio Amiga 1000!) un mezzo per simulare le battaglie pratico e divertente: clicca qui per visualizzare l'immagine originale 640x480x256 niente più soldatini di piombo o di plastica adagiati sulle cartine topografiche, niente più studenti che si fregavano i suddetti soldatini 1) per ritardare le lezioni e 2) per giocarci a casa con la morosa (effettivamente i nostri sapevano tutto di strategie militari, un po' meno in strategie di coppia, ma vabbè...) oppure 3) per dare al cane qualcosa da rosicchiare. Almeno se cercavano di fregarsi il computer dovevano essere particolarmente in gamba: difficile riuscire a imboscarlo nello zaino o, peggio, nella tasca del giubbotto. Comunque sia, lasciando da parte le divagazioni, va doverosamente detto che il primo U.M.S. fu qualcosa di assolutamente eccezionale, originale, radicale (anche se poco musicale) e genericamente riconosciuto come il "top" per l'epoca. In fondo il suo sviluppo durò circa 10 anni, e fu il primo vero titolo che dovette attendere la tecnologia adatta per funzionare. Poco tempo dopo, sbalordendo tutti quanti, uscì il suo seguito, U.M.S. 2, di cui non ricordo assolutamente null'altro se non il fatto che era il seguito di U.M.S., in fondo a me i giochi di strategia mica piacevano, cosa poteva importarmene di U.M.S. 2 proprio non lo so!
Gallia est omnis divisa in partes tres... Certo è che oggi le cose sono cambiate, e "quell'Universal Military Simulator 3" che seminascosto fungeva da sottotitolo a The War College, per incanto, non ha certo mancato di attirare la mia attenzione - anche se devo dire con uno spirito maggiormente propenso ad un "A volte ritornano", piuttosto che a un "Wow! Adesso mi metto lì e lo giocherò per i prossimi 25 anni" - e così eccomi qui a recensirlo. Diciamo subito, a scanso di equivoci, che qui tutto sembra spartano ed essenziale: una routine di installazione che assomiglia a un banalissimo file batch (un .BAT, per capirci) ci chiede se preferiamo giocare da CD (soluzione a mio avviso migliore, ma premunitevi di un bel CD Audio da mettere nello stereo come colonna sonora...), e in tal caso la directory \warcolle occuperà solo un paio di megabyte, se installare solo la documentazione (83 mega... e non lamentatevi più di ciò che occupa la directory Windows!), solo il gioco (197 mega, vai di sciallo), oppure tutto quanto il CD (315 mega... beh, se avete uno SCSI 2 da 4 giga potreste anche farci un pensierino...). Effettuata la scelta, passerete immediatamente al menu principale. Non ci sono infatti presentazioni animate o altro, solo una schermata iniziale da cui potrete accedere alle varie componenti del gioco. Anche il resto delle richieste non scherzano: per impersonare Cesare o Napoleone dovrete infatti disporre di un 486dx/2 con almeno 8 mega di memoria. Vabbè... Comunque servono anche un mouse, una scheda video SVGA, un modem se volete giocare in rete, e tanta, tantissima pazienza!
un'immagine a tutto campo. In alto i menu a tendina The War College vi mette a disposizione quattro scenari ricostruiti secondo le testimonianze dell'epoca, e quindi perfettamente attendibili sul piano storico e strategico: la battaglia di Farsalo, Austerliz, Antietam e Tannenberg. Ognuno dei territori è stato ricostruito nelle sue caratteristiche geologiche grazie a rilevamenti satellitari e a un delicato lavoro di computer-art, mentre durante l'azione gli schieramenti si muovono con una velocità esattamente proporzionale a quella che un uomo impiegherebbe a spostarsi nella realtà. Vedrete dunque le vostre truppe spostarsi lentamente, forse un po' troppo lentamente, e darsi battaglia non appena la distanza rientra nel "tiro" delle armi a disposizione. Insomma, tutto è legato alle caratteristiche reali dell'epoca e non è possibile personalizzare gli eventi in alcun modo: è possibile solo incidere sul morale delle truppe e su altri coefficienti minori e, questo è vero, sperimentare come sarebbero andate a finire le cose se, invece di Cesare o di Lee, ci fosse stato lo stratega che è in voi.


Paolone Prima i pregi: The War College ricostruisce le situazioni storiche con una lodevole precisione, sia dal punto di vista cronologico, sia da quello geografico. Il che fa sempre piacere, visto che è finalmente possibile mettere in pratica quanto studiato a scuola nell'ora di storia. Se poi vogliamo andare sul personale (in fondo il commento è soggettivo, no?), l'epopea romana mi ha sempre interessato nei suoi molteplici aspetti, e impersonare quel Giulio Cesare di cui ho sempre ammirato la dote di sintesi letteraria, è stato decisamente intrigante (beh? Cosa sono quelle facce? Non ditemi che preferivate tradurre i panegirici di Cicerone o Sallustio - se no vi meno... NdP). Questo senza nulla togliere agli altri scenari messi a disposizione. Poi devo ammettere che mi è piaciuto leggermi tutta la documentazione storica allegata, ogni tanto un ripasso fa sempre bene, e poi è certamente più divertente effettuarlo in funzione di un videogioco che non di un voto sul registro, sconfiggere il nemico che rivive nel computer è chiaramente più allettante del volto compiaciuto della prof. di storia, ma in fondo credo che questo sia chiaro a tutti. Mi è piaciuta poi l'accuratezza con cui è possibile districarsi tra le opzioni del programma, anch'esse semplici ed essenziali come si richiede a un videogioco ben congegnato, e così il supporto musicale che, purtroppo, ho potuto godermi solo in fase di presentazione (non avevo 197 mega di spazio sull'hard disk!). Non male, anche se i pregi purtroppo terminano qui, e non e' affatto bello constatare come nessuno di essi abbia a che fare con il gioco in se stesso...

Dave A me sinceramente non è piaciuto gran che: U.M.S. 3 rischia di rimanere vittima di quell'immagine di "seriosa & accurata simulazione bellica" che tende a sfoggiare in ogni minima cosa. Non includere neppure uno straccio di presentazione, oggi, non è sinonimo di serietà: è essere troppo spartani. Non permettere al giocatore di selezionare con assoluta libertà l'area grafica da zoomare, poi, può essere visto come un esempio di cattiva programmazione (è come se scegliendo di ingrandire l'area di una scacchiera, poi, non potessimo neppure farla scorrere), o, per lo meno, di una programmazione vista un po' troppo con l'occhio del programmatore piuttosto che con quella dell'utente, giustamente abituato a scorrazzare in lungo e in largo per vedere quanto sta succedendo. Poi la lentezza del gioco: vabbè che ho giocato direttamente da CD (ho un quadrupla velocità) e questo influisce, però aspettare che le coorti si spostino a piedi da A a B può essere veramente snervante, soprattutto sulle lunghe distanze (una volta i due eserciti hanno impiegato qualcosa come 10 minuti a incrociassi. Troppo! Datemi un tasto che schizzi al risultato saltando i passaggi intermedi, vi prego...). Infine, ma questo è un giudizio meramente soggettivo che non ha influito in alcun modo sulla valutazione globale, devo ammettere che i giochi di strategia sono molto belli, ma che lo sono di più quando ti permettono di partecipare direttamente all'azione (Warcraft II, C&C, per intenderci...): tornare a vedere i quadratini che s'incrociano sullo schermo, a 1996 inoltrato, mi ha messo un po' di tristezza...
PRESENTAZIONE 60%
Nel complesso e' sufficiente, anche grazie al godibile tutorial storico. C'e' da dire che a 1996 inoltrato fa un certo effetto vedere solo una schermata senza neppure un filmatino o qualcosa del genere....
GRAFICA 50%
Troppo essenziale, non permette uno zoom ottimale ed e' abbastanza lenta nell'aggiornamento. Su un Pentium con 16 mega di RAM.
SONORO 80%
Davvero ben realizzate le musiche, anche se per ascoltarle durante il gioco e' necessario procedere a una mezza formattazione...
APPETIBILITA' 70%
L'abbandono del sistema a esagoni fa il suo effetto, cosi' come del resto il fatto di essere il seguito di un gioco che ha fatto la storia...
LONGEVITA' 60%
...Tuttavia non crediamo che cio' sia sufficiente a catalizzare la vostra attenzione per periodi prolungati.
GLOBALE 65%
Non e' entusiasmante come un Warcraft II e non era certo questo lo scopo. In definitiva, un buon prodotto per gli amanti della strategia pura, ma un acquisto non indispensabile per tutti gli altri